s.Denicolai: Progetti, Ricerche e Tesi di Laurea

- Open Innovation;
- iSEED: ecosistemi per l'innovazione, start-up e angel financing;
- The internationalization of Italian firms: the role of intangibles, managerial resources, and corporate governance;
- Outsourcing and Global Factories.
- Web based business models
- New models of Entrepreneurship and 'Ancient' SMEs
OPEN INNOVATION PROJECT
ottimizzazione dei flussi in entrata ed uscita degli asset di conoscenza
Questo progetto si basa sulla costruzione di un database longitudinale e multisettoriale di imprese quotate comprendente informazioni - oltre che su profilo, performance aziendale, livelli di internazionalizzazione - sui flussi in entrata ed uscita (acquisizioni/ vendite/ contratti di licenza) di intangible assets, con un focus particolare sulle risorse di conoscenza (brevetti, copyright, design models, ...).
L'obiettivo principale è verificare se e come le imprese che implementano un modello di business aperto sotto questo punto di vista - ossia: ampio ricorso a know-how sviluppato esternamente, accoppiato ad un revenue model basato anche sulla sistematica valorizzazione della propria attività di R&D mediante vendita di intangible assets/contratti licenza - ottengano performance aziendali migliori rispetto a realtà con un approccio 'chiuso' sotto questo punto di vista.
Ad oggi, il database in questione è composto da 329 aziende quotate di quattro paesi europei: Italia, UK, Germania, Francia, Spagna. I dati raccolti fanno riferimento a quattro anni: 2008, 2009, 2010, 2011.
L'obiettivo principale è verificare se e come le imprese che implementano un modello di business aperto sotto questo punto di vista - ossia: ampio ricorso a know-how sviluppato esternamente, accoppiato ad un revenue model basato anche sulla sistematica valorizzazione della propria attività di R&D mediante vendita di intangible assets/contratti licenza - ottengano performance aziendali migliori rispetto a realtà con un approccio 'chiuso' sotto questo punto di vista.
Ad oggi, il database in questione è composto da 329 aziende quotate di quattro paesi europei: Italia, UK, Germania, Francia, Spagna. I dati raccolti fanno riferimento a quattro anni: 2008, 2009, 2010, 2011.
Alcuni dati sul campione d'indagine e sui primi risultati:
PROJECT 'iSEED'
Innovation, Start-up Eco-systems and Entrepreneurship Development
Understanding dynamics, laws and rules of loosely coupled innovation engines
Università di Pavia (capofila), Università di Bologna, Politecnico di Milano,
Università di Torino, Università di Varese, Università di Verona
Questo progetto studia le dinamiche di funzionamento degli ecosistemi per l'innovazione in Italia. Il focus è sui processi di investimento di capitale di rischio nelle start-up (business angel networks, fondi seed, sistemi di crowfunding). Tale ricerca si basa su un'accezione estesa del concetto di 'Ecosistema’ che include un’ampia gamma di soggetti interconnessi: aziende, incubatori d'impresa, università, ecc. In questi sistemi la presenza di investitori in capitale di rischio è fondamentale. In Italia, nonostante l'aumento di queste attività, tale mercato non è ancora sufficientemente sviluppato. Le PMI hanno una conoscenza limitata di tali opportunità e gli investitori faticano a individuare e reclutare le start-up migliori.
Il progetto si avvale di un approccio multidimensionale che combina discipline economiche, aziendali e giuridiche. Il quadro teorico si ispira ai filoni di studio riconducibili alle 'Dynamic Capabilities' (Teece, Pisano, Shuen, 1997) e ai 'Loosely Coupled Systems' (Orton, Weick, 1990). A livello di sistema, si presta attenzione al ruolo delle economie di agglomerazione, dimostratesi rilevanti nei processi di finanziamento dell'innovazione (Harrison, Mason, Robson, 2010). Il progetto studia altresì il ruolo delle università e dei centri di ricerca come 'generatori' di spin-off e start-up, così come il ricorso a modalità innovative come il 'Crowdfunding'. A livello aziendale, il focus è sulle dinamiche strategiche, organizzative e legali del processo di investimento, dall'identificazione dell’idea alla conclusione dell’accordo. Un'analisi puntuale concerne i facilitatori (es. mentoring e formazione) e gli ostacoli (es. asimmetrie informative e distanza cognitiva) lungo tale percorso.
La costituzione e lo sviluppo delle start-up sono fortemente influenzati da temi giuridico-legali. Diritto delle società, dei contratti, dei mercati finanziari, tributario, proprietà intellettuale, condizionano profondamente la struttura finanziaria e di governo dell’impresa. Recenti riforme adottate in Italia (in particolare, la legge 17.12.2012, n. 221) hanno portato all’adozione di molteplici, specifiche, disposizioni dedicate alle start-up. Questo costituisce un elemento essenziale del progetto iSEED, poiché i profili giuridici incidono significativamente sul dove e sul come fare impresa, specialmente quando si tratta di start-up innovative.
Il progetto, sviluppato da 6 università italiane, è approvato e promosso anche da 35 soggetti esterni (vedi immagine sotto), fra cui operatori del venture funding, università e centri di ricerca italiani ed internazionali - fra cui anche 'JRC European Commission', acceleratori di start-up, nonchè molte start-up e spin-off.
Il progetto si avvale di un approccio multidimensionale che combina discipline economiche, aziendali e giuridiche. Il quadro teorico si ispira ai filoni di studio riconducibili alle 'Dynamic Capabilities' (Teece, Pisano, Shuen, 1997) e ai 'Loosely Coupled Systems' (Orton, Weick, 1990). A livello di sistema, si presta attenzione al ruolo delle economie di agglomerazione, dimostratesi rilevanti nei processi di finanziamento dell'innovazione (Harrison, Mason, Robson, 2010). Il progetto studia altresì il ruolo delle università e dei centri di ricerca come 'generatori' di spin-off e start-up, così come il ricorso a modalità innovative come il 'Crowdfunding'. A livello aziendale, il focus è sulle dinamiche strategiche, organizzative e legali del processo di investimento, dall'identificazione dell’idea alla conclusione dell’accordo. Un'analisi puntuale concerne i facilitatori (es. mentoring e formazione) e gli ostacoli (es. asimmetrie informative e distanza cognitiva) lungo tale percorso.
La costituzione e lo sviluppo delle start-up sono fortemente influenzati da temi giuridico-legali. Diritto delle società, dei contratti, dei mercati finanziari, tributario, proprietà intellettuale, condizionano profondamente la struttura finanziaria e di governo dell’impresa. Recenti riforme adottate in Italia (in particolare, la legge 17.12.2012, n. 221) hanno portato all’adozione di molteplici, specifiche, disposizioni dedicate alle start-up. Questo costituisce un elemento essenziale del progetto iSEED, poiché i profili giuridici incidono significativamente sul dove e sul come fare impresa, specialmente quando si tratta di start-up innovative.
Il progetto, sviluppato da 6 università italiane, è approvato e promosso anche da 35 soggetti esterni (vedi immagine sotto), fra cui operatori del venture funding, università e centri di ricerca italiani ed internazionali - fra cui anche 'JRC European Commission', acceleratori di start-up, nonchè molte start-up e spin-off.
The internationalization of Italian firms
the role of intangibles, managerial resources, and corporate governance

The study - coordinated by prof. A. Majocchi - addresses the Italian context and investigate Italian firms’ internationalisation. Building upon the extant literature on the relationship among top management team features, board compositions, board members characteristics and corporate governance, the efforts of the research group will concentrate on investigating which are the determinants of internationalisation. For this type of investigation, econometric analyses will be used.
Special attention is given to test the effects of corporate governance variables which are peculiar to the Italian industrial structure, such as the management team’s independence and characteristics, the firm’s ownership structure and the market for corporate control.
The overall project is supervised by Jean Francois Hennart, a leading scholar in the international management field. The two databases includes traditional financial indicators, as well as indicators measuring corporate governance characteristics (board composition, existence of shareholders' agreements, typology of ownership etc.) internationalization levels, managerial features and intangibles assets measurements (intangible assets value, R&D expenditure, reputation indexes..). Work-package n. 1 will develop an already existing database of listed Italian manufacturing firms. Work-package n. 2 will tailor a questionnaire for SMEs which will target them through direct and phone interviews. Agreements have been made with local Chambers of Commerce, banks and industry associations who can supply a list of firms available to co-operate with the research.
The empirical basis, along with the analysis of results, will enable the research group to make a significant contribution to the ongoing debate in Italy on the changes of firm corporate governance and on how such governance affect firms’ internationalisation. At the same time, the empirical analysis will help to determine which other managerial characteristics and intangible assets promote internationalization.
Overall, the project will help to define some weaknesses of the Italian industrial structure and of listed firms and of SMEs in particular. It will also identify some possible adjustments which Italian firms could implement in their corporate governance to increase their international competitiveness, for example in the selection of board members, and in further investments in key resources, for example in R&D and management training.
Last, but not least, the project allows Pavia’s research group to attract young talented researchers under the supervision of one of the leading scholars in the international management field,. This gives the younger members of the team the possibility to receive the best training and will increase the overall quality of the research.
This project is supported and financed by Fondazione Cariplo - Milano.
Special attention is given to test the effects of corporate governance variables which are peculiar to the Italian industrial structure, such as the management team’s independence and characteristics, the firm’s ownership structure and the market for corporate control.
The overall project is supervised by Jean Francois Hennart, a leading scholar in the international management field. The two databases includes traditional financial indicators, as well as indicators measuring corporate governance characteristics (board composition, existence of shareholders' agreements, typology of ownership etc.) internationalization levels, managerial features and intangibles assets measurements (intangible assets value, R&D expenditure, reputation indexes..). Work-package n. 1 will develop an already existing database of listed Italian manufacturing firms. Work-package n. 2 will tailor a questionnaire for SMEs which will target them through direct and phone interviews. Agreements have been made with local Chambers of Commerce, banks and industry associations who can supply a list of firms available to co-operate with the research.
The empirical basis, along with the analysis of results, will enable the research group to make a significant contribution to the ongoing debate in Italy on the changes of firm corporate governance and on how such governance affect firms’ internationalisation. At the same time, the empirical analysis will help to determine which other managerial characteristics and intangible assets promote internationalization.
Overall, the project will help to define some weaknesses of the Italian industrial structure and of listed firms and of SMEs in particular. It will also identify some possible adjustments which Italian firms could implement in their corporate governance to increase their international competitiveness, for example in the selection of board members, and in further investments in key resources, for example in R&D and management training.
Last, but not least, the project allows Pavia’s research group to attract young talented researchers under the supervision of one of the leading scholars in the international management field,. This gives the younger members of the team the possibility to receive the best training and will increase the overall quality of the research.
This project is supported and financed by Fondazione Cariplo - Milano.
Creata da 'Italy HLG' e dal Dipartimento di Scienze Economiche e Aziendali dell'Università degli Studi di Pavia, la "Business Development Academy" è il primo percorso di formazione in Italia pensato per i Business Development Manager che operano nel settore delle Scienze della Vita (biotecnologia, farmaceutica, nanotecnologia, nutraceutica, dispositivi medicali e diagnostica, ecc.). Questa figura si occupa di individuare e sviluppare opportunità di business, promuovendo innovazioni o ricercando partner commerciali per progetti collaborativi o ampliare i mercati.
La BDAcademy fornisce competenze e strumenti per gestire le attività di Business Development e l'intero processo di deal-making. I partecipanti impareranno a identificare le opportunità a più elevato potenziale insieme a modalità e strumenti maggiormente efficaci per svilupparle.
Il percorso si articola in 10 giornate - che si terranno a Milano fra maggio e luglio 2014 - ed è pensato per interessare tanto professionisti in carriera quanto neolaureati. Per neolaureati e per chi vuole ricollocarsi sono previsti colloqui con le aziende partner che offrono stage e cercano nuovi collaboratori.
La preiscrizione scade l'8 marzo 2014, mentre il termine ultimo per iscriversi è il 30 aprile 2014.
Per saperne di più clicca qui
La BDAcademy fornisce competenze e strumenti per gestire le attività di Business Development e l'intero processo di deal-making. I partecipanti impareranno a identificare le opportunità a più elevato potenziale insieme a modalità e strumenti maggiormente efficaci per svilupparle.
Il percorso si articola in 10 giornate - che si terranno a Milano fra maggio e luglio 2014 - ed è pensato per interessare tanto professionisti in carriera quanto neolaureati. Per neolaureati e per chi vuole ricollocarsi sono previsti colloqui con le aziende partner che offrono stage e cercano nuovi collaboratori.
La preiscrizione scade l'8 marzo 2014, mentre il termine ultimo per iscriversi è il 30 aprile 2014.
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Stefano Denicolai 2013 | Email: stefano.denicolai [ at ] unipv.it | Twitter: @sdenicolai